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Ho 20 anni, ne dimostro 19 e me ne sento 30. Mi sento una di quelle donne trentenni emancipate appena uscite da una relazione devastante destinate ad un anno di terapia. Mi va bene vivere sola, l’ho scelto, come tanti. UN anno fa ho fatto le valigie e ho preso un aereo. MI prendo cura di me stessa e della mia casa, della mia vita e delle mie relazioni interpersonali. Faccio il bucato e lavo i piatti mentre mi preparo il caffè, che brucio sistematicamente. Lo bevo ugualmente con 4 cucchiaini di zucchero. Esco, anche da sola. A qualsiasi ora mi vada, giorno o notte che sia. amo la compagnia ma non ne ho bisogno. Scendo 5 sacchi della spezzatura sotto la pioggia, vado a fare la spesa e torno con buste così pesanti che neanche i lavori forzati. Salgo 4 piani a piedi con buste che sembrano piene di piombo. Mi sento una donna libera, emancipata, e felice. L’unica cosa di cui mi pento di questa vita e il essere buttata troppo a capofitto.

 

Deleonardis K

PENSIERI NOTTURNI

“Cosa ne pensi delle stelle?” disse ad un certo punto. Sorrisi e poi guardai in alto. 

“Penso che servano ad illuminare la notte” fece una smorfia , “volevi una risposta romantica?” gli chiesi retoricamente.

“No, è che secondo me servono per farci vedere del buono anche nel buio, perché avere paura della notte se ci sono le stelle? Perché pensare che non ci sia mai una via d’uscita quando in fondo, anche se molto lontano, c’è una luce e so che non basta fissarla per raggiungerla, che bisogna lottare per ottenere tutto, ma perché arrendersi prima ancora di provare, perché vedere solo un lato delle cose, le stelle non servono solo per illuminare la notte, servono per sognare, per farci credere in qualcosa anche se questa è molto lontana, no? 

 

Deleonardis K